Fabrizio Bertolini, nato a Parma, fotografa fin dagli anni novanta, privilegiando in quel periodo paesaggi naturali e antropizzati.Una decina di anni fa, ha sentito la necessità interiore di dedicarsi più direttamente al mondo dell’uomo e delle sue manifestazioni.

l’incontro con il fotografo di documentazione sociale Giulio Di Meo completa il passaggio verso la fotografia intesa come reportage sulla condizione umana e sociale in tutte le sue espressioni, con particolare attenzione agli aspetti antropologici. La fotografia intesa, non solo come espressione personale dell’autore, ma come finestra sul mondo, capace di documentarlo, narrarlo,tenerne traccia, cercando di coniugare interpretazione e verità, sempre con dignità e un filo di speranza.